
I recenti articoli circa lalettera inviata al ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi, da parte di numerose personalità della cultura, della scuola e della politica locale, per richiedere il Liceo Musicale a Ravenna, non possono che riempire di gioia e di orgoglio chi, dodici anni fa, sognava questa realtà e si è impegnato concretamente affinché si potesse realizzare.
Era il 2010. La riforma “Gelmini” era appena stata approvata. In Italia, tra i vari licei, erano stati aggiunti anche il licei musicale e coreutico. Al Liceo Artistico “Nervi-Severini” di Ravenna ci si organizzò subito con entusiasmo per cercare di attivare il nuovo indirizzo in modo da costituire in città un polo artistico completo che unisse le arti figurative, il mosaico e la musica. L’allora Dirigente Scolastico, prof Marcello Landi, e alcuni docenti guidati da Paolo Taroni, insegnante di filosofia della scuola e appassionato di musica, presentarono la richiesta di attivazione del liceo musicale documentata da un progetto di potenziamento musicale, grazie all’autonomia scolastica e ai contributi da parte della “Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna” per la realizzazione di un’aula di musica attrezzata con moltissimi strumenti (pianoforte quarto di coda, chitarre acustiche ed elettriche, basso elettrico, tastiere, batteria e svariate piccole percussioni – tumba, conga, bongos, numerose maracas, claves e triangoli), da una convenzione con l’Istituto Superiore Musicale “G. Verdi”, da una stretta collaborazione con “Ravenna Festival” con la Presidente Cristina Mazzavillani Muti, e con l’“Associazione Musicale Angelo Mariani” per la promozione e lo sviluppo della cultura musicale in città.
Lucia Benocci, Lorenzo Zaganelli, Pippo “Sbranf” Marino e numerosi altri i docenti che il Liceo ha coinvolto nel corso degli anni per perseguire senza sosta la cultura e la didattica musicali, motivando moltissimi studenti con l’organizzazione di concerti Jazz, spettacoli musicali, feste, lezioni, presentazioni di libri e convegni su musicisti, come quello realizzato da Sergio Monaldini su Luigi Legnani, concerti diretti dal Maestro Olmi, intense collaborazioni con Pazzi di Jazz e Ravenna Jazz Network, progettualità su rete nazionale con Il Jazz va a Scuola con Paolo Fresu, Sonia Peana e Catia Gori.
Ravenna, città storicamente molto attiva nell’ambito dell’arte e della musica, merita la presenza sul territorio di questo percorso liceale. Un giusto riconoscimento alla tradizione musicale del territorio e la giusta offerta formativa per gli studenti che ogni anno si diplomano nelle classi ad indirizzo musicale delle scuole medie della provincia, sviluppando con coerenza e continuità i loro interessi e le loro potenzialità. Se nel 2010 i tempi forse non erano maturi, da un punto di vista politico, la tenacia del Liceo “Nervi-Severini” di Ravenna merita oggi il coronamento di questo nuovo percorso di studi, contestualmente alla richiesta della curvatura mosaico, per difendere la nostra identità.
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