Inaugurata venerdì 27 gennaio 2023 alla Galleria Laboratorio Dis-ORDINE in via D’Azeglio, 42 a Ravenna, in seguito all’incontro https://www.youtube.com/watch?v=oyBLx017–M
nell’ambito dei Corsi di Istruzione Superiore della Casa Matha di Ravenna, alla Galleria Laboratorio Dis-ORDINE in via Massimo D’Azeglio, 42 a Ravenna l’installazione fotografica di Enzo Pezzi I MITICI ANNI ’80.
Apertura da lunedì 30 gennaio a sabato 25 febbraio 2023 – Orari visite da lun a sab 10-13 – ven 15-18
Venerdì 27 gennaio 2023 alla ore 19, alla Galleria Laboratorio del Dis-ORDINE in via D’Azeglio, 42 sarà inaugurata l’installazione fotografica di Enzo Pezzi I MITICI ANNI ’80. Una documentazione fotografica delle attività, opere, artisti e critici d’arte di una stagione artistica ed espositiva tra Ravenna, Bologna, Graz e Rimini promossa dall’indimenticabile Giulio Guberti. All’inaugurazione, che si terrà a seguito dell’ultimo incontro del ciclo di lezioni conferenze coordinato da Marcello Landi nell’ambito dei Corsi di Istruzione Superiore della Casa Matha di Ravenna alle ore 17.30, sarà presente il critico d’arte Claudio Cerritelli. L’evento, in apertura della nuova programmazione espositiva della Galleria Dis-ORDINE a Ravenna, è in collaborazione e con il contributo di Hotel Diana Ravenna.
Enzo Pezzi, dopo essersi diplomato al Liceo Artistico di Ravenna si perfeziona a Urbino dove consegue il diploma di Arte Pubblicitaria e Litografia presso il Magistero d’Arte. Nel 1974 vince il concorso per l’insegnamento di Fotografia presso la scuola Albe Steiner di Ravenna, insegnamento che ha coperto fino al 2007. Ha coordinato i corsi di mosaico della “Scuola Bottega del Mosaico” dove sono state progettate e realizzate diverse opere di artisti quali: le fontane Ardea Purpurea di Marco Bravura, la copia del mosaico pompeiano della Battaglia di Isso e il monumento in Memoria di Falcone e Borsellini su commissione del Comune di Russi. Nel corso della sua attività è stato presente in mostre a: Parigi, Perth, Monaco, Roma, Chartres, Milano e Graz.
Lunedì 23 gennaio al concerto per le vittime della Shoah nella Sala Corelli del Teatro Alighieri è andata in scena la sesta edizione del concerto per la Giornata della Memoria, intitolato quest’anno “La Musica Miracolosa” organizzato da Emilia-Romagna Concerti. Si tratta del terzo appuntamento della nuova stagione di Capire la Musica. Presenti in sala anche gli studenti del Liceo Classico Dante Alighieri, che introdurranno la serata, e le giovani mosaiciste dell’Associazione Dis-ORDINE DEI CAVALIERI DELLA MALTA E DI TUTTI I COLORI Marika Dall’Omo, Sofia Laghi e Chiara Sansoni per la realizzazione in diretta durante l’esibizione musicale di un piccolo mosaico sul tema della SHOAH.
L’Associazione Dis-ORDINE ringrazia il Maestro Paolo Olmi per l’invito e la consueta attenzione verso le arti.
Chiara Sansoni, Sofia Laghi, Marika Dall’Omo e Marcello Landi
Il piccolo mosaico sarà consegnato venerdì 27 gennaio alla scuola primaria “Mordani” nell’ambito della celebrazione Memoria, memorie: “Roberto Bachi, un compagno di scuola matricola n. 167973”, nel ventennale della nascita del progetto.
La Casa Rossa. Piccolo Museo Sergio Cicognani a Ravenna in via Bassa, 61, accanto allo studio in cui il pittore mosaicista ha lavorato per tutta la vita in via Val Pusteria, 26, ospita un’esposizione privata permanente che raccoglie settant’anni di intenso e appassionato lavoro e che la famiglia ha messo a disposizione di quanti intendano visitarla.
“Abbiamo voluto dedicare a mio padre uno spazio in cui esporre le opere di pittura e mosaico che sono rimaste per molti anni nel suo studio, nascoste. Ci è sembrata una giusta iniziativa a tre anni dalla sua scomparsa, avvenuta nel 2019”. Donatella Cicognani e Marco.
Per prenotare/concordare visite alla Casa Rossa. Piccolo Museo Sergio Cicognani scrivere all’indirizzo mail donacico@gmail.com
mosaici di Rita Benzoni alla Galleria Laboratorio del Dis-ORDINE
Inaugurata sabato 3 dicembre 2022 alla Galleria Laboratorio Dis-ORDINE in via D’Azeglio, 42, a Ravenna, la mostra di mosaici di Rita Benzoni nell’ambito della Rassegna Biennale di Mosaico Contemporaneo 2022 e delle Celebrazioni dantesche estese dal Comune di Ravenna a tutto il 2022. Dante e la Divina Commedia sono da sempre fonte d’ispirazione per ogni artista. L’hanno interpretata pittori, scultori, poeti, attori, registi e mosaicisti. Rita ha voluto rendere omaggio al Sommo Poeta raccontando il suo “viaggio” fra arte visiva, letteratura e cinematografia attraverso il linguaggio del mosaico. Per questo viaggio ha scelto un cast d’eccezione, come se dovesse veramente girare un film. E così il cammino nella Selva Oscura veste i ritratti in mosaico di Vincent Cassel (Dante), Alba Rohrwacher (Beatrice), Vittorio Gassman (Virgilio), Greta Rubino (Francesca), Carmelo Bene (Conte Ugolino) e Leo Ferré (Caronte), ovviamente con la regia di Federico Fellini, assieme alla sua Giulietta. Una ricerca espressiva volutamente senza confini di spazio, tempo e genere. Inquietante e visionario come Dante, Fellini prende forma attraverso la sapiente maestria del comporre con le tessere di Rita. I ritratti sono proposti all’interno di una cornice nera che vuole ricordare, in qualche modo, il fotogramma di una pellicola. La scelta di esporre anche i reticoli con alcuni passaggi progettuali e di lavorazione è per raccontare allo spettatore il percorso fatto per arrivare all’opera finita.
“Entrare in sintonia con un personaggio significa tracciarne le linee, sentirne la fragilità e la forza al tempo stesso, coglierne l’essenza. Ogni singola tessera ha un senso e niente è lasciato al caso. La ricerca artistica si basa sull’errore. Di volta in volta si tenta di correggere la mancanza o il difetto dell’opera precedente migliorando quella alla quale si sta lavorando. Inevitabilmente si generano altri errori, diversi dai precedenti che si tenta di migliorare. Per assurdo, non è una ricerca della perfezione ma al contrario, dell’imperfezione.” Rita Benzoni
Sei volti per Dante
dal 3 al 30 dicembre 2022
lun-mar-merc-giov-ven 10-12.30 / 15.30-18.30
festivi su prenotazione all’indirizzo info@dis-ordine.it
Video tributo di Confindustria alla Biennale di Mosaico Contemporaneo 2022 realizzato per il Premio Guidarello 2022 con la partecipazione degli artisti dell’Associazione Dis-ORDINE DEI CAVALIERI DELLA MALTA E DI TUTTI I COLORI: Luciana Notturni, Elena Pagani, Chiara Sansoni, Marika Dall’Omo, Clarissa Nuzzi, Giorgia Baroncelli, Cristina Rocca, Marcello Landi, Edoardo Missiroli, Henry Rossi. Si ringrazia Maria Vittoria Venturelli.
Per una cartografia dei mosaici contemporanei a Ravenna.
Insieme di alcune opere di mosaico contemporaneo a Ravenna
START MAPP per il progetto di Mosaico Contemporaneo.
Per una cartografia dei mosaici contemporanei a Ravenna.
Al via operativo con i ragazzi degli Indirizzi di Grafica e Arti Figurative del Liceo Artistico Nervi-Severini il progetto a cura dell’Associazione Dis-ORDINE di disegnare una Mappa degli interventi di mosaico contemporaneo a Ravenna presentato nel novembre scorso alla Casa Matha a Ravenna, nell’ambito della Rassegna Biennale di Mosaico Contemporaneo 2022 e dei Corsi di Istruzione Superiore della Casa Matha A.A. 2022-2023 coordinati da Marcello Landi.
Da una idea di Serena Simoni e Cristina Morigi, docenti di storia dell’arte del Liceo Artistico di Ravenna, il progetto, patrocinato dal Comune di Ravenna, prevede la progettazione e realizzazione di una mappa cartacea di Ravenna tutta dedicata al mosaico contemporaneo. Condotto in collaborazione con Comune di Ravenna, MAR, Ufficio turismo del Comune di Ravenna e Accademia di Belle Arti di Bologna e Ravenna per le operazioni di ricerca delle opere, interviste agli autori, contatti con studi e mosaicisti, documentazione, registrazione dati, progettazione e stesura della mappa, finora, con il prezioso aiuto delle tirocinanti dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna ha registrato oltre 70 siti.
Nella mappa, oltre ad essere segnalate le collocazioni dei mosaici contemporanei negli spazi pubblici della città (dalla fontana di Bravura al Giardino del Labirinto davanti al carcere, alla panchina dedicata al sindaco D’Attorre, Parco della Pace, Opera Violenza contro le Donne in Piazzetta Ragazzini, ecc. ) saranno inserite le presenze musive moderne e contemporanee nelle collezioni pubbliche (MAR – Accademia – Liceo Artistico). Saranno inseriti gli studi/laboratori di mosaico privati che aderiranno al progetto e i laboratori delle scuole, oltre a qualsiasi altro spazio pubblico e privato collegato al linguaggio del mosaico contemporaneo. Nel retro della mappa saranno inseriti in caratteri diversi fra pubblico/privato – esterno/interno dei brevi approfondimenti per ciascuna opera o spazio in modo da rendere fruibile per gli eventuali visitatori la presenza del mosaico moderno e contemporaneo in città. Per questa iniziativa, che vede il coinvolgimento di tutte le realtà legate al mosaico in città Il Liceo attiverà con un Percorso per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO) con un approccio multidisciplinare a classi aperte utilizzando come base la mappa editabile gentilmente concessa dall’Agenzia Tutti Frutti grazie all’interessamento di Nevio Ronconi.
Gli allievi dell’Indirizzo di Grafica del Liceo guidati dalla prof.ssa Cristina Gastaldello e dal prof Filippo Morara lavoreranno a piccoli gruppi. Due gruppi opereranno sul redesign contemporaneo mappa città e zone limitrofe e altri due gruppi ridisegneranno riferimenti, simbologia e evidenze di chiese, palazzi storici, monumenti UNESCO già presenti nell’impianto di base. Un altro gruppo si occuperà di disegnare i simboli di riferimento.
Il progetto è condiviso con gli artisti autori delle opere, la cittadinanza e tutti coloro che stanno contribuendo con informazioni e dettagli attraverso la pagina di appunti work in progress SITO WEB Associazione Dis-ORDINE https://dis-ordine.it/2022/11/19/mappa-mosaico-contemporaneo/ gestita dal Comitato scientifico appositamente nominato composto da Serena Simoni (Liceo), Cristina Morigi (Liceo), Elena Pagani (Liceo/Dis-ORDINE), Marcello Landi (Dis-ORDINE), Paola Babini (Accademia), Daniele Torcellini (Accademia), Rosetta Berardi (AIMC), Linda Kniffitz, Roberto Cantagalli (MAR).
Le opere di mosaico contemporaneo presenti in città sono state prevalentemente progettate e realizzate dalle Scuole di Mosaico e da mosaicisti ravennati ex-allievi delle Scuole d’Arte di Ravenna, alcuni noti a livello internazionale, con cui l’Associazione Dis-ORDINE coltiva rapporti quotidiani per innumerevoli progetti finalizzati ad approfondimento degli studi e lavoro per le giovani generazioni di artisti e mosaicisti. Per questo motivo l’Associazione Dis-ORDINE coglie con favore questa nuova occasione, nel segno dell’integrazione tra competenze e saperi intergenerazionali, una valida opportunità di fornire agli studenti un compito di realtà, a stretto contatto con professionisti del settore finalizzato alla valorizzazione e diffusione del mosaico contemporaneo, a fianco degli storici percorsi monumentali, concepito come strumento per approfondire la conoscenza di Ravenna Città d’Arte indirizzato a cittadini, turisti, ricercatori e studiosi degli sviluppi del linguaggio del mosaico ravennate.
Sulle proposte che giungeranno, previste per aprile 2023, si inserirà la collaborazione e il lavoro del grafico Fabio Tramonti per l’organizzazione dei testi didascalici. Completamento, stampa e presentazione previsti per la prossima Rassegna Biennale di Mosaico Contemporaneo in ottobre 2023. Si confida sulla collaborazione dell’Assessorato al Turismo del Comune di Ravenna per la diffusione.
Il Consiglio direttivo dell’Associazione Dis-ORDINE Presidente Marcello Landi – Vice Presidente Giuliano Babini – Segreteria Elena Pagani Mariella Busi, Fulvio Fiorentini, Edoardo Missiroli, Daniela Caravita, Dusciana Bravura, Stefano Cangini, Anna Togni, Chiara Sansoni
MAPPA MOSAICI CONTEMPORANEI Per una cartografia dei mosaici contemporanei a Ravenna
WORK IN PROGRESS – APPUNTI
1. I colori della città (2005) – via Anastagi 4-6, esterno della NiArt Gallery – mosaico parietale di Felice Nittolo ispirato alla dimensione tonale del quartiere
2. Panchine del dialogo (2017) – via Salara e ingresso CMP circonv. Fiume Montone abbandonato 134 – due panchine a mosaico realizzate da allieve/i Liceo Artistico Nervi-Severini Ravenna
3. Profumo di mosaico (2006-2012) – via Argentario, via Cairoli, via Cavour, via Mazzini, via IV novembre, via C. Ricci, piazza San Francesco – fioriere con inserimenti musivi per progetto di arredo urbano centro città, a cura di allieve/i Liceo Artistico Nervi Severini Ravenna
4. Monumento a Pier Paolo D’Attorre (2000) – Porta Adriana, piazzetta Ghandi – progetto alla memoria dell’ex sindaco di Ravenna D’Attorre (1951-1997) di Matthias Biehler; esecuzione di allieve/i scuole di mosaico ravennati, guida di Luciana Notturni
5. intervento musivo pavimentale (fine anni ’80 – primi anni ’90) – ingresso Casa Matha, via Matteotti 35 – residui di prova d’esame che nel progetto coinvolgeva tutta via Matteotti, eseguiti da allieve/i CFP Albe Steiner, progetto di Nino Carnoli
6. La Gerusalemme celeste (2003) – Giardini Speyer, viale Farini – riproduzione di una torre di Gerusalemme, realizzata da allieve/i Scuola Bottega del Mosaico di Ravenna, progetto di Enzo Pezzi per la riqualifiquazione dell’area
7. Stella d’oriente (1994-95) emosaico decorativo (1995-96) – stazione ferroviaria (sala d’aspetto e ufficio informativo), piazza C.L. Farini 13 – interventi a mosaico realizzati da allieve/i Istituto d’Arte per il Mosaico Ravenna, guida di Marco de Luca e Felice Nittolo
8.Cinta (2011)– piazza Unità d’Italia – mosaico parietale di Paolo Racagni
9. mosaico dedicato alle donne vittime di femminicidio (2009) – piazzetta S. Ragazzini – opera dedicata dalla città alle donne del territorio, realizzata da allieve/i Liceo Artistico Nervi-Severini Ravenna, guida di Elena Pagani e Marinella Tassinari; coordinamento di Marcello Landi, contributo di UDI e LineaRosa; ulteriori interventi di ampliamento della base sono stati eseguiti nel 2013
10. Panchine rosse (2019) – piazzetta S. Ragazzini – due panchine con inserti musivi dedicate al contrasto alla violenza contro le donne, progettate da allieve/i Liceo scientifico Oriani Ravenna, realizzate da Shani Militello e Alice Zanelli, studentesse dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna presso Gruppo Mosaicisti
11. Sole, Crepuscolo, Luna (2014) – largo Firenze 16 – trittico parietale collocato in facciata nello spazio di tre finestre tamponate; opera di Marco De Luca
12. RotoB(2009) – MAR-Museo d’Arte della città di Ravenna, via di Roma 13 – scultura di Marco Bravura qui posta dal 2015
13. Stella di David (2020) – Giardino dei Giusti delle Nazioni, Giardini pubblici – progettata da Studio Dondina ass. Milano, realizzata da Marika Dall’Omo, Dana Donnoli e Sofia Laghi dell’Associazione Dis-ORDINE (gennaio 2020)
14. mosaici (2° metà anni ’70) – via Renato Serra, angolo via Pascoli – tre mosaici eseguiti sul tema del riutilizzo di materiali di recupero, eseguiti a parete come prova di esame da allieve/vi CFP INIASA di Ravenna, guida di Paolo Racagni, Santo Spartà, Severo Bignami, Nino Carnoli
15. Textures (2° metà anni ’70) – via Renato Serra 94 – eseguito a piccole textures e installato a parete da Angela Dalla, allieva CFP INIASA di Ravenna, coordinamento di Paolo Racagni
16. Il Giardino del Labirinto (2019)– via Port’Aurea 57, spazio antistante al carcere – pavimentazione e installazione ispirate a percorso di consapevolezza, eseguite da vari mosaicisti e scuole; progetto a cura dell’associazione Dis-ORDINE
17Racconti ravennati (2023) – ex-Caserma Dante Alighieri – via Nino Bixio, lato via Port’Aurea 26 – mosaico dedicata alle donne eseguito da sei mosaiciste, socie di CNA Ravenna, in collaborazione con il Centro Antiviolenza di Ravenna in occasione dei trent’anni di attività di Linea Rosa
18. scene di lotta partigiana (1974-75) – viale Randi vicino a via Piave, aiuola spartitraffico – mosaico dallo studente Davide Bisulli del CFP A. Steiner sotto guida di Santo Spartà – da un’idea di Nino Carnoli; progetto di Bisulli e Paolo Racagni
19. targhe toponomastiche (dal 2009) – centro città – sono quasi un centinaio le targhe musive con le indicazioni toponomastiche che adornano il centro, realizzate da studi cittadini di mosaico
20. I fiori di Ravenna – città amica delle donne (dal 2011) – in città, edifici pubblici e abitazioni private – numerosi su tutto il territorio gli interventi presso i numeri civici degli edifici su cui sono inserite mattonelle di ceramica e mosaico raffiguranti un fiore: dedicati alle ricorrenze per 8 marzo e 25 novembre, fanno parte del progetto promosso da Associazione Linea Rosa, CIDM (Centro Internazionale di Documentazione sul Mosaico) e CNA di Ravenna
21. targhe in mosaico per le scuole comunali dell’Infanzia (2006-07) – sedi Scuole Materne comunali – 10 targhe collocate all’esterno delle scuole materne cittadine, opera di allieve/vi Istituto Statale d’arte Severini di Ravenna; progettazione Claudio Righi, Ivana Babini, Daniela Caravita; laboratorio di Adriana Morelli e Felice Nittolo
22. interventi musivi urbani (2014-15) – centro e prima periferia della città, Planetario; Marina di Ravenna – lo street artista francese Invader in forma anonima durante due soggiorni ha creato una quarantina di mosaici ispirati allo storico videogioco giapponese Space Invaders e ad alcuni particolari iconici del patrimonio visivo di Ravenna; una selezione e un gioco per reperirli sono sul sito dell’artista
FUORI MAPPA
23. Museo a cielo aperto. Strada dei mosaicisti (2015) – Circolo La Gardela, via Portone 35 – insegna realizzata da allieve/vi Liceo Artistico Nervi-Severini Ravenna, coordinamento Elena Pagani, progetto in progress Museo a cielo aperto a cura di associazione Dis-ORDINE
24. Albero della Libertà (1997) – via Caprera, 40; Biagetti Design Club – scultura a mosaico realizzata da Felice Nittolo
25. Ardea Purpurea (2004) – piazza della Resistenza – fontana monumentale di Marco Bravura, progettata su un modello realizzato in scala minore a Beirut nel 1999; esecuzione di allieve/vi Scuola Bottega del Mosaico Ravenna
26. Panchina per Adela Simona Andro (2017) – ingresso CMP (Centro di Medicina e Prevenzione), circonv. Fiume Montone abbandonato 134 – opera realizzata da allieve/vi Liceo Artistico Nervi-Severini Ravenna in memoria dell’infermiera ravennate vittima di femminicidio (2013)
27. Parco della Pace (1988, 1990) – via Marzabotto 1 – museo all’aperto inaugurato nel 1988 con installazioni musive sui temi della pace e amicizia fra i popoli. Artisti selezionati: Jerry W. Carter (USA), Margaret L. Coupe (Nuova Zelanda), Josette Deru (Francia), Alexander Kornoukhov (Russia), Edda Mally (Austria), Mimmo Paladino (Italia), Claude Rahir (Belgio), Bruno Saetti (Italia), Ludwig Schaffrath (Germania). Progetto dell’Ass. intern. Mosaicisti internazionali e Comune di Ravenna su idea dello storico dell’arte G. C. Argan; nel 1990 si aggiunge un francobollo a mosaico di Akomena Spazio mosaico, disegnato dall’Accademia di Belle Arti Ravenna
28. Ritratto di Florence Nightingale (2018) – piazza Bernini, fontana – in occasione del centenario della nascita della fondatrice dell’assistenza infermieristica moderna, l’opera è stata realizzata da allieve/vi Liceo Artistico Nervi-Severini, guida di Daniela Caravita
29. Un mondo di colori (2007) – ingresso Centro commerciale Esp, via M. Bussato 74 – opera vincitrice della IV Biennale Internazionale Giovanile del Mosaico “Città di Ravenna” realizzata da allieve/vi Accademia di Belle Arti di Ravenna; coordinamento di Daniele Strada, progetto di Elisa Simoni
30. Un mosaico per la pace (2002) – Madonna dell’Albero, sacrario dei 56 martiri (ingresso), via dei 56 martiri – due pannelli dedicati alle vittime della strage nazista del 27 novembre 1944; realizzati da allieve/vi Scuola Bottega del Mosaico; progetto di bambine/i Scuole elementari Ponte Nuovo
31. Un futuro di pace (2011) – Carraie, Parco Bella Ciao, via Castelladella 7 – monumento ricorda il gruppo di giovani che nel 1944 si radunò qui per unirsi alla Resistenza; progetto vincitore del concorso per le scuole del territorio, realizzato da allieve/i Accademia di Belle Arti Ravenna
32. Faro lunare(1988)– circonvallazione piazza d’Armi, area verde – in ricordo degli operai morti nella Mecnavi (13 marzo 1987) è stato eretto il monumento che onora tutti i caduti sul lavoro della città; realizzazione di Gianni Gori
33. Draghiland(2011) – cortile del complesso residenziale La compagnia di San Giorgio, via Carlo Levi 11 – colonna realizzata da allieve/vi Accademia di Belle Arti Ravenna, progetto e coordinamento Enzo Tinarelli
34. rotonda delle Tartarughe (anni ’90) – via Romea Sud 1, rotonda Hotel Romea – sculture in mosaico di Silvana Costa
35. La fattoria degli animali (2010) – Porto Fuori, rotonda del Volontariato – animali progettati dai bambine/i Scuola primaria Sergio Cavina Porto Fuori; realizzati da allieve/i CFP Ravenna e Associazione Il Cerbero
36.L’incontro (2021)– Ravenna, Darsena di città – installazione dedicata all’ex sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci (1957-2020); realizzata da allieve/i Accademia di Belle Arti Ravenna, progetto di Silvia Naddeo
37.Panchine del dialogo (2015) – Darsena di città e cortile di Palazzo Rasponi dalle Teste, piazza Kennedy 12 – cinque panchine ispirate ad artisti e designer, progetto in collaborazione con la comunità creativa olandese Social Sofa Ltd
38. Sfera del ricordo (1997) – Punta Marina, via della Vela 56/42, piazza san Massimiano – monumento in ricordo ai caduti della Resistenza, opera di allieve/i Istituto Statale d’Arte per il Mosaico Ravenna, coordinamento di Felice Nittolo
39. Sirena (2011) – Punta Marina, rotonda di viale dei Navigatori – sirena eseguita dal gruppo mosaicisti Ravenna diretti da Marco Santi
40. Per Dora Markus (1996) – Marina di Ravenna, piazza Dora Markus – sei mosaici a muro montati realizzati da vari mosaiciste/i ravennati su cartoni di Bruno Ceccobelli, Giosetta Fioroni, Klaus Karl Mehrkens, Concetto Pozzati, Ruggero Savinio, Emilio Tadini, in occasione del centenario della nascita del poeta Eugenio Montale
41. Monumento al Palombaro (2019) – Marina di Ravenna, piazzale Marinai d’Italia – statua di Alberto Muro Pelliconi e basamento realizzati da studio Akomena Mosaico di Ravenna
42. Fontana (1972) – Marina di Ravenna, piazza Dora Markus – eseguita da allieve/vi CFP INIASA coordinati da Roberto Chiarelli e Severo Bignami; restaurata nel 2016
43. Panchina per Angelo Vassallo (2022) – Marina di Ravenna, parco Ragazzi del ‘99 – eseguita da allieve/i Liceo Artistico Nervi-Severini Ravenna in memoria dell’ex sindaco pescatore di Pollica (SA), ucciso dalla camorra nel 2010
44. Insieme (2022) – Marina di Ravenna, parco Ragazzi del ‘99 – monumento dedicato all’esperienza storica degli scout, realizzato da allieve/i Liceo Artistico Nervi-Severini Ravenna
45. interventi musivi urbani (2014-15) – Marina di Ravenna, zona del traghetto, molo e centro – tre sono gli interventi creati in forma anonima a Marina dallo street artista francese Invader durante i due soggiorni che hanno invaso anche Ravenna
46. Giustiniano e Teodora(metà anni ’80) – Accademia di Belle Arti di Ravenna, via delle Industrie 76 – due pannelli monocromi parietali eseguiti nell’allora sede del CFP Albe Steiner da allieve/i del centro; progetto di Saturno Carnoli e cartoni di Severo Bignami
47. Follow the Fish (2006) – Marina Romea, rotonda Le Pleiadi di viale Italia, presso 126C – intervento di arredo urbano; progetto di Silvana Costa, esecuzione di allieve/i CFP Ravenna
48. Omaggio al Lamone (2014) – Marina Romea, margine sinistro stradello accesso al Circolo nautico, viale Italia 301 – pallottoliere di Shani Militello e vela di Andrea Gonzales e Pilar de Juana, allieve dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna; opere selezionate nel Concorso Lamone bene comune
49.Il blu nell’Arma (2010) – Marina Romea, Caserma dei Carabinieri, via delle Sophore 9 – eseguito da Deborah Gaetta col coordinamento di V. Montanari della scuola Sisam (progetto Les Langages du Bleu, Servizio Politiche per l’Università e form. sup., Comune di Ravenna)
50. Teodora (primi anni ’90) – giardino Bruno, accesso da vicolo Tacchini e via G. Brunelli – la scultura dell’imperatrice Teodora e la fontana sottostante eseguite da allieve/i CFP Albe Steiner, guida di Santo Spartà; l’opera versa in cattive condizioni
51. L’ospizio dei trovatelli (2019) – ingresso Canile comunale, via Romea nord 177 – opera raffigurante Totò amico degli animali, realizzata da Ass. Dis-ORDINE e Giorgia Baroncelli, Marika Dall’Omo, Dana Donnoli, Ferrino Fanti, Barbara Morara, Clarissa Nuzzi, Elena Pagani, Bruna Vanoni e Brunetta Zavatti, ex-allieve/i Scuole d’Arte di Ravenna
52. mosaico a ricordo di Bruno Succi (2017) – Casal Borsetti/Marina Romea, Villaggio cooperativa Capannisti Tempo Libero, via G. Spallazzi 2 (argine sx foce Lamone) – eseguita da Greta Guberti in collaborazione con l’Ass. Dis-ORDINE, in memoria del fondatore del Villaggio e primo Presidente della cooperativa
SEZIONE SECONDA —- LUOGHI ingresso gratuito con orari o su prenotazione
RAVENNA CENTRO
1. Liceo Artistico Nervi-Severini – sede Severini, via Pietro Alighieri 8
– mosaici realizzati da allievi/e Istituto d’Arte per il Mosaico-Liceo Artistico Nervi-Severini (da anni ’60 ad oggi) fra cui si segnala Passaggio millenario (1998-99) sotto la guida di Bruno Ceccobelli, autore del bozzetto, e Felice Nittolo; Albero (2003) su cartone di Giovanni Guerrini e coordinamento di Nittolo
– cartoni musivi parietali e pavimentali (dagli Anni ’40 agli Anni ’70) dello storico Gruppo Mosaicisti ravennati
2. Associazione degli Industriali di Ravenna – via Barbiani 8-10
– Il sole (1995) di Anna Bartolotti
3. Casa Matha – piazza A. Costa 3
– Ritratto di Garibaldi (2012) – opera di Elia Baldo Liceo Artistico Nervi-Severini col coordinamento di Elena Pagani su cartone di Antonio Rocchi
4. Camera di Commercio – viale Farini 14
– sei colonne (1956) rivestite con mosaici figurativi di Antonio Rocchi
5. Istituto Tecnico Commerciale Ginanni – via Carducci 11
– Scienza e tecnica della città nuova (1964) – mosaico di Antonio Rocchi in collaborazione con Ines Morigi Berti sul tema del rapporto fra città antica e modernità industriale
– mosaico (1964) – opera su tema della scuola realizzata da Antonio Rocchi con Ines Morigi Berti raffigurante banco e lavagna
6. Scuola Elementare F. Mordani, atrio – via Mordani 5
– targa in memoria del Preside G. Gaudenzi (2016) realizzato da allievi/e Liceo Artistico Nervi-Severini Ravenna con il coordinamento di Elena Pagani
7. Municipio – piazza del Popolo 1
– Giulio Regeni (2018) – opera di Anna Agati in memoria di Regeni ucciso nel 2016; guida di Daniele Strada e da illustrazione di Gianluca Costantini
– Galla Placidia (1998) opera in mosaico di Alessandra Caprara tratta dall’effige di Galla Placidia riportata su una moneta antica, donata dalla Fidapa, (sala preconsiliare del Comune di Ravenna)
– Sole e Luna (1986) – mosaico di Luciana Notturni su progetto di Marcello Landi
8. Banca Nazionale del Lavoro – piazza del Popolo 23
– La città di Ravenna (1934) – posto a piano terra, l’opera di Giuseppe Salietti su disegno di Achille Funi rappresenta un insieme di figure e motivi iconografici legati al territorio
9. Prefettura – piazza del Popolo 26
– L’inferno dantesco (2021) – 9 piccoli mosaici eseguiti da allievi/e Accademia di Belle Arti di Ravenna
10. Palazzo Corradini – via A. Mariani 5
Il campus contro la violenza di genere (2022) – mosaico sul tema della violenza di genere; progetto e realizzazione di Anna Agati, Accademia di Belle Arti di Ravenna per Alma Mater Studiorum – Campus di Ravenna
11. Banca Popolare BPER – via A. Guerrini 14
progetto Akomena (2009), mosaico per l’atrio della Banca in dialogo con la scultura bronzea di Umberto Pinzauti (1886-1960), a cura di Francesca Fabbri
12. ex Casa del Mutilato, Salone dei mosaici – piazza Kennedy 14-18
– mosaici (1940-41) tre pannelli di Renato Signorini in collaborazione con Werther Focaccia, Libera Musiani su cartoni di Giovanni Majoli sul tema della I guerra mondiale, guerra d’Africa e guerra di Sapgna; Giulio Cesare a cavallo che varca il Rubicone di Ines Morigi Berti ed Antonio Rocchi su cartone di A. Giuseppe Santagata
– mosaici pavimentali di Marco Tirelli (2000-2002)
13. Accademia di Belle Arti di Ravenna, sede Polo delle Arti – piazza Kennedy 7
– mosaici realizzati da allievi/e dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna
14. Chiostri Francescani – via Dante Alighieri 2-4
– L’Italia s’è Desta (2018) – opera di Verdiano Marzi per il centenario della fine della I guerra mondiale
– Il grande saio (2010) – opera di Paolo Racagni che imita la forma di un grande stendardo sul quale domina il TAU francescano
15. Comando provinciale Guardia di Finanza – via G. Alberoni 33
– Fiamma (2023) – mosaico di bottoni realizzato da allievi/e Liceo Artistico Nervi-Severini, coordinamento di Elena Pagani e Felice Nittolo
16. Liceo Artistico Nervi-Severini – sede Nervi, via Tombesi dall’Ova 14
– Insieme per il mosaico (2009) – mosaici donati da ex-allievi/e per il progetto Con il Cuore di Giosetta Fioroni
– mosaici (da anni ’70 ad oggi) realizzati da allievi/e Istituto d’Arte per il Mosaico e Liceo Artistico Nervi-Severini
17. Biblioteca Classense – via Baccarini 3
– Arborea donna libera aurea (1976) – l’ opera, nota anche come La sfinge di Ravenna, di Maria Grazia Brunetti celebra le lotte femministe degli anni ‘70
– pavimento musivo (1981-83) in Manica Lunga – opera pavimentale realizzata da Maria Grazia Brunetti su progetto di Marco Dezzi Bardeschi; esecuzione di allieve/i degli Istituti d’Arte di Firenze e di Ravenna, Accademia Belle Arti Ravenna, CFP Ravenna
18. Scuola media G. Novello, cortile – piazza Caduti 15
– Campo fiorito (2017) – opera liberamente ispirata ad una delle vetrate della cattedrale di Chartres realizzata da allieve e allievi dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna coordinati da Leonardo Pivi in occasione del 60° gemellaggio delle due città
19. Sede della Croce Rossa Italiana – via Gorizia 11
– mosaico a soggetto astratto (fine anni ’80) progettazione e realizzazione di Paolo Racagni
20. Ospedale Santa Maria delle Croci – viale V. Randi 5 e via Miserocchi
– mosaici contemporanei (Anni ‘60/’70) realizzati da allievi/e delle Scuole d’Arte di Ravenna: Istituto d’Arte per il Mosaico, Accademia di Belle Arti, CFP Iniasa, CFP Albe Steiner, collocati all’ingresso vecchio dell’ospedale, nei corridoi e sale d’aspetto di vari reparti, presso il Pronto Soccorso e CMP.
21. Scuola primaria G. Pascoli, atrio – via Scuole Pubbliche 9
– mosaico con scene vallive e di vita quotidiana attorno al focolare attribuito ad Antonio Rocchi (Anni ‘50)
RAVENNA FUORI MAPPA
24. Capitaneria di Porto – Porto Corsini, via T. Guerra 15
– Mare (2004) – mosaico di Luciana Notturni, progetto di Nataly Mayer, simbolo di tutte le attività della capitaneria
– In mare non ci stanno taverne (2004) di Gianfranco Cresciani, rimanda idealmente agli emblemata antichi
25. Accademia di Belle Arti di Ravenna, sede – via delle Industrie 76
– mosaici realizzati da allieve/i dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna
26. Palazzo Mauro De André – via Trieste 197
– Giardino delle Effemeridi (1991) – 54 pannelli musivi sul tema del paesaggio realizzati da Marco De Luca, Luciana Notturni e Paolo Racagni su progetto di Elisa Montessori
27. Autorità Portuale – via Antico Squero 31
– Mediterraneo (2008) di Marco De Luca
28. La casa rossa. Piccolo museo Sergio Cicognani – via Val Pusteria 26
– collezione permanente delle opere pittoriche e musive di Sergio Cicognani (dagli Anni ’50 al 2015), eseguite in 60 anni di carriera, collocate nello studio storico a cura di Donatella Cicognani e Marco Gori
29. Scuola primaria G. Garibaldi – via Rubicone 46
– La Carampâna (2019) – mosaico pavimentale realizzato da allievi/e Scuola primaria Garibaldi; laboratorio a cura dell’Associazione Dis-ORDINE
30. Museo Classis (rampa d’accesso) – Classe, via Classense 29
– L’onda (2015) – progetto di arch. Andrea Mandara, esecuzione di Paolo Racagni presso il Laboratorio di Restauro del Mosaico antico della Fondazione RavennAntica; lungo 33 metri, il mosaico rimanda all’antico porto romano
31. Comando Provinciale Carabinieri Ravenna – viale S. Pertini 11
– Città di Ravenna (2014) – mosaico realizzato da allievi/e Liceo artistico Nervi-Severini; direzione di Elena Pagani e Felice Nittolo
– Esedra (2014) – progettazione e realizzazione a cura del I° biennio specialistico di Mosaico Accademia di Belle Arti di Ravenna; coordinamento di Enzo Tinarelli
TERZA SEZIONE —- LUOGHI con ticket e orari
1. Museo Nazionale – via San Vitale 17
– Musive (1992) – sette fontanelle realizzate da maestri mosaicisti ravennati su progetto di Elisabetta Gonzo
– collezione di mosaici contemporanei di vari artisti fra cui Marco De Luca, Felice Nittolo, Sara Vasini, CaCo3
2. Palazzo della Provincia, torretta e giardini – piazza San Francesco
– Rampicante d’amore (2012) – installazione musiva di Felice Nittolo dedicata alla storia d’amore fra Teresa Guiccioli e Lord Byron
3. Museo TAMO Mosaico – via Rondinelli 2
– Tra Inferno e Paradiso (1965) – 21 pannelli musivi ispirati alla Divina Commedia di cui 15 realizzati su cartone di artisti fra cui D. Cantatore, F. Gentilini, L. Mattioli, D. Purificato, B. Saetti, A. Sassu; esecuzione da parte della Bottega del Gruppo Mosaicisti di Ravenna fra cui Cicognani, Morigi Berti, Musiani, Papa, Molducci, Pezzi, Rocchi, Salietti, Signorini, Spartà, Ventura
4. MAR. Museo d’Arte della Città – via di Roma 13
– importante collezione di mosaici moderni e contemporanei eseguiti dagli anni ’50 ad oggi
L’ELEGANZA DI ESSERE DISTESI – VIDEO Di solito un albero dona e qui mi trovo invece di fronte “all’Albero della Vita”, che si dona. Perché l’essere distesi è qualcosa o qualcuno che si offre senza difese. C’è un’eleganza immensa nell’essere e nell’andare all’altezza della terra per ascoltarne il respiro.
Gli alberi sono Dei, scesi dal cielo per renderci felici e qui, sotto i miei piedi, c’è l’albero della vita. E come accade nella realtà contiene il bene e il male, la bellezza, l’inquietudine, la paura. Mi ricorda l’Angelus Novus di Paul Klee. Anche qui il passato, con le sue immagini primarie, è l’altra faccia del presente -è il presente che genera dal suo interno il proprio passato- come lo stiamo vivendo ora.
Nel Parco della Pace non è il solo mosaico, eppure è quello che ha scatenato nella mia mente la volontà potente di indagarne i contenuti, di contraccambiare, di conversare con lui e tentare risposte. Avrebbe la necessità urgente di essere restaurato. Perde pezzi; si trova nelle nostre stesse condizioni, in un’epoca di rapida decadenza: tutta questa gente che non trova un posto di pace nel mondo.
In questo momento l’albero della vita è ricoperto da un tappeto d’autunno e con un piede ne sposto le foglie, cadute dal possente albero che delimita la scena. Rivelo piano piano le immagini e ascolto il fruscio delle foglie e del vento. La mia azione riporta in luce animali primordiali e una umanità che si piega sotto il peso dei rami di questa vita così complicata e dolente. Nell’abbandono della posizione eretta, nell’inchinarmi avverto il richiamo dell’andare stesa per ascoltare il respiro della terra e della mia anima. Il mio corpo diventa figura tra le figure e ne divento la custode testarda e ostinata.
Ora moltiplico l’azione, non più io sola, ma gli e le studenti della V A del Liceo Classico “Dante Alighieri” che già nello scorso anno scolastico si sono impegnati nello studio di tutte le grandi opere del Parco della Pace. Guidati da alcune amiche ballerine, ripetono i gesti che ho così lungamente visto e ascoltato.
L’ azione inizia con i passi che scoprono le immagini. Quando l’albero ritornerà completamente alla luce ragazze e ragazzi – più sono e meglio è – si prendono per mano e iniziano a girare in tondo prima piano poi più velocemente fino al lasciarsi “andare” a ripiegarsi su se stessi e stendersi e così stesi andare a riformare l’albero della vita.
L’azione è accompagnata da una voce narrante che legge e non recita, e da musicisti con strumenti a percussione oppure che riprendono il suono del vento e delle foglie rimosse. Come ho fatto per gli altri eventi non ho usato mezzi che possono inquinare un ambiente già molto inquinato.
Il luogo L’Albero della Vita di Mimmo Paladino è stato realizzato da ex-allieve e allievi dell’Istituto d’Arte per il Mosaico ‘Gino Severini’ di Ravenna e si trova nel Parco della Pace. Attorno, altre opere monumentali di artisti italiani ed europei realizzate a mosaico da maestranze ravennati, fanno di questo parco un museo all’aperto e uno dei primi musei che con la raffigurazione della pace e con le diverse nazionalità degli artisti racconta la volontà di una Europa unita nell’arte. Desidero ricordare Isotta Fiorentini Roncuzzi, una grande donna, che con tanta passione ha voluto e seguito la realizzazione di questo parco.
Elena Pagani, una mia amica, che insegna progettazione e laboratorio di mosaico, ha collaborato alla realizzazione del mosaico da “cartone” di Mimmo Paladino. Ecco un brano del suo intervento sul settimanale Ravenna e dintorni del 2019: “.. erano gli anni ‘80. Gli stessi anni in cui si realizzavano i grandi mosaici per il Parco della Pace. Un momento aureo per il mosaico contemporaneo, con iniziative di stampo ravennate, grazie all’entusiasmante tenacia di Isotta Fiorentini Roncuzzi. Tantissimi i mosaicisti ravennati coinvolti. Alcuni partirono per raggiungere gli artisti all’estero, nei loro rispettivi studi per dare il loro
contributo alla stesura dei progetti e realizzare parti dei mosaici. Esperienze uniche come la collaborazione con Edda Mally. A Ravenna, in un laboratorio allestito temporaneamente all’interno di Palazzo Verdi in via Pasolini, un gruppo di 15 giovani ex-allievi dell’Istituto d’Arte realizzano il grande mosaico dell’Albero della Vita, su “cartone” di Mimmo Paladino. Era il 1986. Il progetto misurava 30 x 42 cm. Fu un lavoro di squadra immenso, oltre ogni individualismo: 300 metri quadrati di mosaico pavimentale. Un confronto a più mani con la guida dei maestri mosaicisti e un momento di aggregazione importante che ha segnato il percorso di molti della mia generazione, rimasti legati all’ambiente del mosaico”.
Il parco si trova a circa un chilometro dal centro della città. È circondato da edifici scolastici e da abitazioni. Potrebbe essere un luogo ricco di iniziative culturali e artistiche. Invece niente di niente. Il nulla, il vuoto, l’assenza, l’oblio. Nessuna indicazione, i nomi degli artisti non si leggono più. Neanche un turista. Questo itinerario è ignorato anche dalle guide della città. Assente una bacheca che ne descriva le origini e le ragioni artistiche e umanitarie.
Solo qualche passante che, attraversandolo, accorcia la strada. E soprattutto i mosaici da lungo tempo chiedono aiuto, perdono tessere e il mio preferito è traballante. Fino ad ora è stata restaurata solo un’opera, poi di nuovo, tutto in abbandono Mariella Busi De Logu
Inaugurata venerdì 4 novembre 2022 alle ore 18 alla Galleria Laboratorio Dis-ORDINE in via D’Azeglio 42 a Ravenna, la mostra di mosaici di Ylenia Roma nell’ambito della Rassegna Biennale di Mosaico Contemporaneo 2022.
Fabio Sbaraglia (Assessore alla Cultura e Mosaico Comune di Ravenna), Marcello Landi (Presidente Associazione Dis-ORDINE), Paolo Racagni, Giuliano Babini.
Presentato il 28 ottobre 2022 al Circolo Ricreativo ENDAS La Gardela di via Portone a Ravenna il nuovo progetto dell’Associazione Dis-ORDINE: un itinerario per rendere visibile a turisti e cittadini aspetti meno noti della città del mosaico.
Alla presenza dell’Assessore alla Cultura e al Mosaico Fabio Sbaraglia, del Vicesindaco del Comune di Ravenna Eugenio Fusignani e del Dirigente del Liceo Artistico prof Gianluca Dradi, l’Associazione Dis-ORDINE presenta il progetto “Via Portone a Ravenna – Museo a cielo aperto”. Già nel 2015, la nuova targa in mosaico del noto Circolo La Gardela al civico 35 realizzata dal Liceo Artistico, definì la via “Strada dei mosaicisti”, preludio all’idea di “realizzare un Museo a cielo aperto segnalando con opere d’arte i punti in cui hanno abitato molti artisti e mosaicisti, da Antonio Rocchi e i fratelli Melano fino ai contemporanei”, spiega l’associazione.
A sette anni dalla sua costituzione, dopo la straordinaria esperienza del Giardino del Labirinto in via Port’Aurea di fronte al carcere di Ravenna, l’Associazione Dis-ORDINE si lancia in una nuova sfida nel segno del mosaico instaurando nuove collaborazioni con l’Amministrazione Comunale, le Scuole d’Arte di Ravenna, gli abitanti, gli operatori commerciali e i gestori dei locali delle vie Portone e Ghibuzza per un progetto che ponga in luce i linguaggi culturali e artistici della città di Ravenna attraverso le sue principali vocazioni territoriali come il mosaico, la musica e il buon cibo. “Il Museo del Mosaico di via Portone – afferma l’associazione – sarà supportato dalle tecnologia contemporanea con monitor, Qr code in mosaico collegati a video che raccontano la storia della strada e le biografie degli artisti, unendo così l’antico linguaggio del mosaico alle nuove tecnologie. Un nuovo itinerario per rendere visibile a turisti e cittadini aspetti meno noti della monumentale Ravenna Capitale del Mosaico, luoghi caratteristici di vissuto quotidiano di artisti ravennati di più generazioni, fonti di ispirazione e curiosità. Una stretta viuzza nel cuore dell’antico castrum romano, ritratta da Telemaco Signorini nel 1875 durante una sua visita in città in un dipinto considerato tra le prime opere dell’arte di quegli artisti poi definiti macchiaioli”.
Hanno già aderito a questo progetto il Circolo la Gardela di via Portone, il Circolo Aurora di via Ghibuzza sede Slow Food Ravenna, molti abitanti, l’Ordine della Casa Matha di Ravenna, artisti come il maestro scultore Mauro Bartolotti che ebbe a lungo lo studio in via Ghibuzza, i mosaicisti Giuliano Babini, Paolo Racagni, Brunetta Zavatti per Carlo Signorini, Giovanna Galli, l’Accademia di Belle Arti e il Liceo Artistico di Ravenna per la ricerca, installazione, arredo urbano, rilievi con i laboratori di architettura con i Roda Boys e il laboratorio di mosaico della professoressa Elena Pagani, in collaborazione con l’Ufficio Strade del Comune di Ravenna.
Inaugurata sabato 8 ottobre 2022 alla Galleria Laboratorio Dis-ORDINE in via Massimo D’Azeglio, 42 a Ravenna MOSAICISTA IN AMMOLLO – Mosaici di Rossella Baccolini (dal 10 al 28 ottobre 2022).
Bella partenza per la prima mostra dell’Associazione Dis-Ordine nella nuova sede di via Massimo D’Azeglio in occasione dell’apertura della Biennale di Mosaico Contemporaneo 2022 con un evento che ha visto anche la partecipazione del jazzista Paolo Fresu, socio onorario dell’associazione ravennate. La mostra ha registrato una buona affluenza di pubblico. Tanta soddisfazione per Rossella Baccolini, allieva di molti insegnanti dell’ex-Istituto d’Arte per il Mosaico di Ravenna. Si riconoscono nelle sue opere le cifre stilistiche del mosaico ravennate.