RESTAURO Opera sulla Violenza contro le Donne – Piazzetta Serra Ravenna

Giulia Baschetti, Martina Di Mattia, Sofia Laghi e Beatrice Santi ai lavori di restauro – novembre 2020

L’Associazione Dis-ORDINE al restauro dell’Opera sulla Violenza contro le Donne presente in Piazzetta Serra a Ravenna, a cura del Comune di Ravenna, UDI e LineaRosa in occasione dell’installazione del Giglio dedicato a Giulia

All’opera, che presentava segni di deperimento con evidenti lacune dovute all’azione degli agenti atmosferici, sfregamento e dissesto del basamento, è stato applicato un tipo di restauro conservativo che ha interessato prevalentemente la base in mosaico.

L’intervento ha previsto l’integrazione delle lacune, il consolidamento delle parti deboli in prossimità del bordo superiore della base e stuccatura finale con malta H40 per proteggere la superficie musiva da agenti atmosferici e sfregamenti, oltre che, con l’intervento dei tecnici del Comune, il riassetto strutturale della base.

Tutte le operazioni conservative di pulitura, consolidamento e protezione sono state eseguite secondo i principi di conservazione e rivalutazione dell’originale.

Per ovviare ulteriori deterioramenti se ne suggerisce l’illuminazione e una leggera recinzione protettiva.

L’Associazione Dis-ORDINE annovera al suo interno gli ex-allievi del Liceo Artistico Nervi-Severini di Ravenna e Istituto d’Arte per il Mosaico che dal 2009 hanno progettato e realizzato il progetto in tutte le sue parti e che ora sono coinvolti nel restauro

Il restauro ha visto il coinvolgimento delle ex-studenti del Liceo Artistico di Ravenna: Sofia laghi, Chiara Sansoni, Martina Di Mattia, Giulia Baschetti, Beatrice Santi, Nina Marazza, Angela Tramarin, Davide Laghi, Edoardo Missiroli con il coordinamento di Elena Pagani e Marcello Landi.

Si ringrazia Luciana Notturni per la consulenza.

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RICOSTRUZIONE STORICA E IMMAGINI (work in progress)

Un monumento per dire Stop al Femminicidio

Opera permanente della Città di Ravenna Amica delle Donne, 2009, Elena Pagani e Marinella Tassinari con allieve e allievi.

Opera permanente della Città di Ravenna Amica delle Donne, 2009, Elena Pagani e Marinella Tassinari con allieve e allievi.

La prima opera in Italia dedicata al femminicidio in Piazzetta Severino Ragazzini a Ravenna. Inaugurato il 9 maggio 2009 in occasione della Staffetta delle Donne.

Opera progettata e realizzata nel 2008/2009 dalle Scuole d’Arte di Ravenna Liceo Artistico Statale “Pier Luigi Nervi” e Istituto Statale d’Arte per il Mosaico “Gino Severini” su richiesta e con il contributo di UDI e LineaRosa di Ravenna per ideare un segno nella Città Amica delle Donne dedicato al femminicidio per mantenere viva l’attenzione sul tema della violenza di genere. Una scultura in bronzo, mosaico e madreperla ispirato ai mosaici di S. Vitale e S. Apollinare in Classe e Nuovo, da una idea del Dirigente Scolastico prof. Marcello Landi e delle prof.sse Elena Pagani e Marinella Tassinari assieme alle loro studentesse e studenti.

L’installazione, posizionata nell’angolo nord-ovest di Piazzetta Serra a Ravenna, presentava inizialmente un segno estremamente delicato composto da un ramo di gigli bianchi a cinque steli, su ognuno l’incisione del nome della donna uccisa dalla mano del compagno, incastonato su una di due piccole rocce in arenaria.

La forma, progettata attraverso la rielaborazione del Giglio di San Pancrazio presente nei mosaici delle basiliche ravennati, è realizzata in bronzo con la tecnica della cera persa con inserto in mosaico di smalto vetroso e madreperla su ambo le facce del fiore. Il giglio bianco, simbolo di purezza, ospita alla base della corolla un pistillo di madreperla, simbolo di femminilità e maternità, a forma di goccia, come una lacrima in segno di eterna sofferenza per il continuo perpetrarsi di comportamenti che sfociano verso crimini efferati contro le donne. Le rocce di arenaria provengono dalla cava Cà Arzella di Riolo Terme.

Successivamente, nel 2013, la piccola opera è stata arricchita da un basamento di forma ovoidale con ammaccature addolcite da un manto di mosaico verde in richiamo sia alla cupola del Duomo di colore verde rame che si intravede in prospettiva dietro al muro del vicino Orto Botanico sia al prato della prima raffigurazione del paradiso terrestre presente nell’abside della Basilica di Sant’Apollinare in Classe.

L’opera ravennate, che appartiene a una serie di quattro installate a Faenza (Palazzetto dell’anagrafe), Lugo (Parco del Loto)  e Cervia (Piazzetta dei Salinari), reca incisi, simbolicamente, sulle foglie dei gigli, i nomi delle donne di Ravenna uccise per mano maschile. Nel tempo, purtroppo, sono stati aggiunti altri steli in memoria di ulteriori crimini commessi dagli uomini contro le loro compagne ricordate con il nome inciso sullo stelo di ogni giglio.

Le operazioni di progettazione, rilievo e realizzazione delle opere in bronzo e mosaico, della base ovoidale e del complesso insieme di sculture sono stati eseguiti nel Laboratori di Architettura, Scultura e Mosaico del Liceo Artistico Nervi-Severini dei proff Laura Dalmonte, Felice Nittolo, Elena Pagani, Enrico Roda e Marinella Tassinari con il coinvolgimento dei rispettivi allievi dell’Indirizzo di Architettura e Arti Figurative Scultura-Pittura-Mosaico da una idea e con la costante supervisione dell’allora Dirigente Scolastico prof Marcello Landi.

9 maggio 2009 – Inaugurazione durante una tappa della Staffetta delle Donne promossa da UDI Unione Donne in Italia.

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25 novembre 2009 – Commemorazione Giornata sulla Violenza contro le Donne

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Il gruppo di lavoro con allieve di scultura e mosaico – 25 novembre 2009

Restyling della scultura dedicata alle donne vittime di femminicidio

25 Novembre 2013 – Inaugurato il restyling della scultura posizionata nel 2009 in Piazzetta Ragazzini a Ravenna, creata dagli studenti dell’Istituto d’Arte per il Mosaico “Gino Severini” e Liceo Artistico “Pier Luigi Nervi” di Ravenna su richiesta di UDI e LineaRosa, dedicata alle donne vittime di femminicidio nel Comune di Ravenna.

Il gruppo di lavoro con allieve e allievi di mosaico, scultura e architettura.

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Giglio in memoria di Simona Adela Andro

Mercoledì 2 Aprile 2014 alle ore 11, in Piazzetta Serra a Ravenna, si è inaugurata l’opera in memoria di Simona Adela Andro realizzata dalle allieve del Liceo Artistico “P.L. Nervi – G. Severini” per l’Associazione LineaRosa. L’Opera per Simona Adela, una scultura in bronzo, mosaico e madreperla raffigurante un Giglio bianco simbolo di purezza e verità, ideata sulla falsariga delle precedenti opere già posizionate a Ravenna, Lugo e Faenza, è stata progettata e realizzata nei Laboratori dell’Istituto d’Arte per il Mosaico – Liceo Artistico “P.L. Nervi – G. Severini” con il metodo di didattica interdisciplinare che ha visto il coinvolgimento del Laboratorio di Scultura della Prof.ssa Marinella Tassinari e del Laboratorio di Progettazione e Mosaico della Prof.ssa Elena Pagani. Tra le proposte presentate tramite i rendering digitali, realizzati da Chiara Piovan della Classe 4F, è stata scelta quella di inserire quest’ultimo stelo sullo stesso sasso che ospita il giglio a cinque fiori già realizzato nel 2009 in memoria delle cinque donne ravennati vittime di femminicidio. L’intervento in mosaico, sulla scultura in bronzo fuso a cera persa, abilmente progettata dagli allievi del Corso di Scultura, è stato realizzato da Valentina Soriani della Classe 5Am.

Il gruppo di lavoro con Valentina Soriani

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