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Mese: Aprile 2019
LA SPESA non siamo ciò che mangiamo
Mostra fotografica di Oriente Plazzi Marzotto a cura di Milena Zunino. Inaugurazione 18 maggio 2019 – ore 17
MONTEDOMINI – via dei Malcontenti, 6 – FIRENZE
LUNA ROSA D’APRILE tra land art, mosaico e la buona cucina di Alberto Chef

Francesco Galassi (somelier), Alberto Galassi (Master Chef) ex-allievo del Liceo Artistico di Ravenna, Luca Costa (Chef) SOCI ONORARI del Dis-ORDINE in occasione della LUNA ROSA d’APRILE 2019. Da quest’anno l’Agriturismo Galassi è anche ristorante con “Cucina e sapori di viaggio” a cura dei fratelli Galassi, un luogo intimo dove trascorrere una serata in assoluto relax.
Menù alla carta http://www.galassicarlo.com/ristorante/


Carlo Galassi SOCIO ONORARIO del Dis-ORDINE

È dal 2006 che Carlo Galassi, titolare dell’omonima Azienda, collabora con le Scuole d’Arte di Ravenna, fin dai tempi del progetto di arredo urbano per le vie del centro di Ravenna da un’idea dell’allora Dirigente dell’Ufficio Strade arch. Marta Magni. Un progetto pilota che formalizza la metodologia didattica progettuale tipica delle Scuole d’Arte e in particolare degli ex-Istituti d’Arte. All’epoca il punto di incontro tra i progetti degli allievi e la speciale sensibilità dell’imprenditore alfonsinese furono le fioriere della Fornace Francesco Del Re di Tavernelle Val Di Pesa, di cui l’Azienda Galassi è tuttora esclusivista in Romagna, grazie al quale si poté mettere in atto una delle prime collaborazioni tra privati, scuola e Istituzioni. Ma l’inventiva di Carlo è un continuo divenire con sfide sempre più audaci fino al 2010 con l’ideazione del primo labirinto effimero ricavato in un grande campo di mais. E da qui a seguire ogni anno con labirinti dai disegni sempre più articolati, elaborati in collaborazione con l’artista Luigi Berardi. http://www.galassicarlo.com/il-labirinto/





VIAGGIO TRA LAND ART E MOSAICO
Dis-ORDINE ALLE ALFONSINE – Viaggio tra land art e mosaico.
Visite guidate a cura dei maestri del Dis-ORDINE alle installazioni artistiche dell’Azienda Galassi di Alfonsine. La più grande mostra di mosaico ravennate contemporaneo in dialogo con l’unico labirinto effimero sospeso del mondo.

Fino a venerdi 7 giugno – calendario al SITO WEB
Azienda Galassi – via Roma, 111 – Alfonsine RAVENNA
Ingresso 5 euro
Solo in queste occasioni ingresso gratuito per i soci del Dis-ORDINE. La tessera va esibita all’ingresso.
TRE ANNI di Dis-ORDINE
L’Associazione Dis-ORDINE festeggia a tre anni dalla sua fondazione al BON TON in via Cavour a Ravenna con BUBUS BARMAN e ANNA TAJ BAND – DJ SET by BOB e ANTONIO



Totò animalista

15 aprile 1967 – 15 aprile 2019
Il Canile di Ravenna dedicato a TOTÒ animalista.
L ‘OSPIZIO DEI TROVATELLI
da un’ idea di Marcello Landi
Anche quest’anno il 15 aprile l‘Associazione Dis-ORDINE DEI CAVALIERI DELLA MALTA E DI TUTTI I COLORI di Ravenna, in occasione dell’Anniversario della scomparsa di Totò avvenuta nel 1967, ricorda l’ultimo Principe di Bisanzio – Esarca di Ravenna con un piccolo mosaico apposto all’ingresso del Canile Comunale di Ravenna in segno di dedica.
L’iniziativa, condivisa con l’Assessorato all’Ambiente del Comune di Ravenna, vuole sottolineare come Ravenna sia da tempo legata al nome di Totò, e ancor di più, dagli Anni ’80 quando Achille Bonito Oliva, grande conoscitore ed estimatore del Principe De Curtis, curò alcune mostre alla Pinacoteca Comunale e durante le sue incursioni in città non mancava di citare le vantate radici bizantine del Principe della risata rilasciate nelle varie interviste, tra cui, la più nota, quella concessa a Oriana Fallaci nel 1963 per l’Europeo in cui l’artista rivendicava la sua discendenza dinastica da Bisanzio e la sua somiglianza con i personaggi raffigurati nei mosaici di Ravenna in San Vitale.
Non fu facile per il Principe de Curtis dimostrare la sua nobile discendenza fino al 1951 anno in cui una sentenza del Tribunale di Napoli riconosce l’ascendenza nobile della sua famiglia e lo dichiara unico discendente di tutte le dinastie bizantine. E da questo momento la leggenda diventa storia come anche il suo nome Antonio Griffo Focas Flavio Ducas Comneno Porfirogenito Gagliardi De Curtis di Bisanzio, Altezza Imperiale, Conte Palatino, Cavaliere del Sacro Romano Impero, Esarca di Ravenna, Duca di Macedonia e di Illiria, Principe di Costantinopoli, di Cicilia, di Tessaglia, di Ponte di Moldavia, di Dardania, del Peloponneso, Conte di Cipro e di Epiro, Conte e Duca di Drivasto e Durazzo, in arte Totò.
Ma forse non tutti sanno che l’indiscusso re della commedia italiananel 1965 fece costruire un canile a Roma, “L’Ospizio dei Trovatelli”, un canile moderno e attrezzato, per il quale spese ben 45 milioni di lire, una cifra assai consistente per l’epoca.Perché il principe della risata era generoso come pochi, come ricordava Vittorio de Sica,equesta sua generosità si esplicitava anche e soprattutto nella cura dei “trovatelli” (e non “randagi”, parola che a quanto pare irritava Totò).Ai cani quasi mai attribuiva un nome (“Mica sono figli”). Li chiamava tutti “cane” e basta”. In questa definizione, “cane” e basta, era racchiuso tutto il suo grande amore per ciascuno di loro, indistintamente.
All’intervista condotta dalla scrittrice e giornalista Oriana Fallaci, alla domanda sui motivi per i quali recitasse anche in film di scarsa qualità, il grande Totò rispose:
– “Signorina mia (…) io non posso vivere senza far nulla: se vogliono farmi morire, mi tolgano quel divertimento che si chiama lavoro e son morto. Poi sa: la vita costa, io mantengo 25 persone, 220 cani… I cani costano…”.
– “Duecentoventi cani?!? E perché? Che se ne fa di 220 cani?!”
– “Me ne faccio, signorina mia, che un cane val più di un cristiano. Lei lo picchia e lui le è affezionato lo stesso, non gli dà da mangiare e lui le vuole bene lo stesso, lo abbandona e lui le è fedele lo stesso. Il cane è nu signore, tutto il contrario dell’uomo. (…) Io mangio più volentieri con un cane che con un uomo.”
Il pannello, ben visibile da chi percorre la strada Romea, è un’opera collettiva in mosaico bizantino ravennate realizzata con materiali lapidei e smalti vetrosi dagli ex-allievi del Dis-ORDINE Giorgia Baroncelli, Marika Dall’Omo, Dana Donnoli, Ferrino Fanti, Barbara Morara, Clarissa Nuzzi, Elena Pagani, Bruna Vanoni e Brunetta Zavatti, con l’auspicio che incentivi nuove adozioni per gli amici a quattro zampe.
Si ringrazia la FONDERIA ORSONI VENEZIA per il gentile contributo di materiali.
Foto di Fabrizio Zani.




RAVENNA E LA LUNA
LA GRANDE AVVENTURA. A 50 Anni dallo sbarco sulla luna a cura di Stefano Sante Cavina.

Sabato 6 aprile 2019, nell’ambito dell’evento LA GRANDE AVVENTURA – Presentazione del libro Men On The Moondi Stefano Sante Cavina alla Biblioteca Classense, nella Sala Dantesca, alla presenza dell’Assessora alla Cultura del Comune di Ravenna Elsa Signorino, i maestri dell’Associazione Dis-ORDINE consegnano al Console degli Stati Uniti in Italia George Mesthos il piccolo mosaico RAVENNA E LA LUNA.

L’opera in mosaico bizantino ravennate liberamente tratta dall’immagine del francobollo 1° Uomo sulla Luna – 10 anni dallo sbarco è stata realizzata a più mani da tre generazioni di maestri mosaicisti che hanno interpretato l’immagine, scelta dal curatore dell’evento, con una vasta molteplicità di materiali: smalto vetroso, marmo, sasso, canne di vetro, madreperla, murrine, bioplastica, oro, argento, ottonella, compensato marino.
Gli autori, Marika Dall’Omo, Silvia Colizzi, Chiara Sansoni, Marcello Landi, Jessica Mongiusti, Paola Nappini, Elena Pagani, Gabriela Rigoni, Cristian Sansavini ringraziano Stefano Sante Cavina per aver coinvolto l’Associazione Dis-ORDINE in questa bella avventura.



Dis-ORDINE ALLE ALFONSINE

La più grande mostra di mosaico ravennate mai realizzata
al Labirinto effimero dell’Azienda Galassi
7 APRILE – 7 GIUGNO 2019
Inaugurazione sabato 6 aprile ore 10.30 – via Roma 111, Alfonsine – RAVENNA
Ultima tappa itinerante per la preziosa collezione del Dis-ORDINE A PORT’AUREA. Si conclude dove è cominciato l’incredibile viaggio del labirinto in mosaico progettato e realizzato dall’Associazione Dis-ORDINE per il giardino davanti al carcere di Ravenna, all’Azienda Galassi di Alfonsine dove nel settembre 2017 i maestri del Dis-ORDINE hanno realizzato il primo modulo triangolare dell’ormai noto percorso pavimentale in mosaico ispirato al labirinto della Basilica di San Vitale e agli elementi della natura nell’opera di Dante.
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