Ravenna ricorda inconsapevolmente Federico Fellini nel 25° della sua scomparsa.

Dipinto di Filippo Maestroni. Foto di Fabrizio Zani.

Ieri, 30 ottobre 2018, con la rimozione della copertura esterna del cantiere del mercato coperto in via IV novembre, la lunga teoria di personaggi in bici realizzata a cura e con il contributo esclusivo dell’Associazione Dis-ORDINE sui pannelli bianchi del cantiere, grazie alla disponibilità dell’Assessore alle Politiche Sociali Valentina Morigi e di Elio Gasperoni, lascia la stretta viuzza  del centro in cui convivono pedoni, ciclisti, biciclette, furgoni e mezzi vari in continuo transito, a stretto contatto con gli habitué dei locali seduti ai tavolini.

I dipinti, realizzati nell’aprile 2016, hanno stupito e meravigliato fino ad oggi passanti, turisti e i frequentatori della via confondendosi a pieno titolo con gli abitanti del centro, per lungo tempo fotografati e oggetto di selfie,quasi come la tomba di Dante. L’opera, realizzata dagli ex-allievi del Liceo Artistico e dell’Accademia di Ravenna coordinati da Agnese Navoni, è stata protagonista di articoli sulla stampa nazionale e internazionale, e di  videoriprese per programmi radio e tv. La prima forma di street artprovvisoria in città che ha tenuto in considerazione la particolare vocazione del luogo e delle abitudini di quanti lo vivono e frequentano.

L’intervento, pensato appositamente per quel contesto urbano e per il centro storico di una Città d’ Arte quale é Ravenna, è stato, fin dalla fase progettuale, condiviso con i commercianti contribuendo a una nuova identità della strada e dei suoi esercizi commerciali rilanciandone l’appeal e la frequentazione, facendo dimenticare il disagio provocato dal cantiere.

L’idea è stata quella di creare, sul lungo muro provvisorio bianco, abitualmente usato come luogo d’appoggio per le biciclette, un divertente caso di trompe l’oeil naturale aggiungendo bici dipinte che interagiscono visivamente con quelle reali, imprimendo al luogo un carattere di memoria con la raffigurazione di una teoria di ciclisti legati alla storia di Ravenna con i personaggi più famosi che hanno lasciato segni indelebili nella città e dalla quale hanno tratto spunto e ispirazione per le loro opere, poetiche, letterarie e artistiche, ma anche di figure meno conosciute che hanno comunque partecipato a vario titolo alle vicende cittadine.
 Altre città stanno traendo ispirazione da quest’opera per caratterizzare i propri centri storici come ad esempio Cesena e Forlì.

Uno degli obiettivi di questa nostra riflessione visiva è stato quello di annotare un piccolo promemoria delle potenzialità culturali e turistiche della città che si offrono allo sguardo e alla curiosità dei passanti, dei cittadini e degli amministratori. Si verifica oggi, casualmente, che la notizia dello smantellamento dei pannelli appare in prima pagina sulla stampa locale con l’immagine di Federico Fellini, colta da Fabrizio Zani, proprio il 31 ottobre 2018 nel 25° della scomparsa del grande maestro, ricordandolo inconsapevolmente in modo felliniano.

I pannelli, momentaneamente stivati all’interno del mercato coperto, sono pronti per essere posizionati ancora provvisoriamente in altri luoghi del centro storico continuando il viaggio in bicicletta per le vie di Ravenna.

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Dis-ORDINE A CHARTRES – 20 ottobre / 11 novembre 2018

2018: ODYSSEY DANS LE LABYRINTHE – La più grande mostra di mosaico ravennate mai realizzata.

I 169 mosaici del progetto Dis-ORDINE A PORT’AUREA in mostra a Chartres al 12° Rencontres Internationales de Mosaique.

Rafforzato il gemellaggio Ravenna-Chartres grazie a un simbolo che unisce le due città nel segno del labirinto con un mosaico realizzato da tutti gli ex-allievi delle Scuole d’Arte di Ravenna che ora operano nel mondo.

Marcello Landi, Mariella Busi, Fulvio Fiorentini, Isabella Tommasoli, Edoardo Missiroli, Barbara Morara, Aldo Bendandi, ElenaPagani, Jessica Mongiusti, Silvia Pagani, Filippo Landi, Cristian Sansavini, Gabriela Rigoni, Giorgia Baroncelli, Clarissa Nuzzi, Serena Saporetti, Chiara Sansoni, la variegata delegazione dell’Associazione Dis-ORDINE, in rappresentanza di Ravenna Capitale del Mosaico accompagnata da una lettera del Sindaco Michele de Pascale, lo scorso week end a Chartres per l’installazione temporanea del Giardino del Labirinto per il carcere di Ravenna sul prato della Saint Chapelle del Lycée Fulbert a Chartres su invito dell’Association Les 3R. Partecipi  a Chartres anche Nikos Tolis, Presidente AIMC, e Silvia Colizzi in arrivo dal 16°  Congresso Internazionale di AIMC (Associazione Internazionale Mosaicisti Contemporanei) a Paray-Le-Monial.

Il contatto con Chartres risale al coinvolgimento dell’ex-Direttore dell’Associazione Les 3R di Chartres Patrick Macquaire lo scorso anno a Ravenna in occasione delle celebrazioni del 60° Anniversario del gemellaggio Ravenna-Chartres per la presentazione del suo libro “Il quartiere Picassiette. Arte del mosaico e trasformazione sociale a Chartres”sul coinvolgimento sociale della popolazione più debole attorno al tema del mosaico e del labirinto. Armonia d’intenti tra progetti, quindi, a richiamare l’opera musiva del Dis-ORDINE a Chartres attraverso un lungo e dettagliato accordo che, con l’aiuto di Paolo Racagni, conduce la preziosa collezione del Dis-ORDINE al 12° Rencontres Internationales de Mosaique a Chartres: la prima opera musiva pensata in funzione di uno spazio che viaggia prima di essere collocata definitivamente nel luogo per cui è stata progettata. 

Con la fattiva collaborazione degli Amici di Chartres, i Presidenti delle rispettive sezioni Ugo Baldrati e Julien Bersanetti con il tramite di Claudio Suprani, la bella città francese regala alla nutrita delegazione del Dis-ORDINE una splendida accoglienza arricchendo il breve soggiorno con appuntamenti entusiasmanti fino al giorno dell’inaugurazione ufficiale del rencontres chartrainsdurante la quale, nel suo intervento pubblico alla presenza delle autorità locali, il Presidente del Dis-ORDINE prof. Marcello Landi ribadisce l’assoluta necessità di salvaguardare le specificità territoriali artistiche. Azioni combinate rivolte a consolidare e diffondere le reciproche culture locali rilanciano l’idea di un legame tra le due città nel segno di Sant’Apollinare, rappresentato a Ravenna nell’abside della Basilica di Classe con il suo mantello di api e a Chartres nella vetrata del transetto nord della Cattedrale di Notre-Dame sulla quale un foro bianco, tra tutti i colori, a mezzogiorno del solstizio d’estate imprigiona un raggio di luce solare verso un punto preciso indicato da una lastra pavimentale diversa dalle altre.

Inevitabile approvazione da parte del Comune di Chartres, rappresentato nell’occasione dal Conseiller Municipaux Jean-Maurice Duval ex-insegnante di vetrata artistica, salutato con la promessa di un rinvigorito gemellaggio tra le due città all’insegna delle arti del vetro e del mosaico anche in previsione della prossima Biennale del Mosaico a Ravenna preavvisando la necessità di anticipare i tempi per una salda ed efficace organizzazione.

Il Giardino del Labirinto rientrerà a Ravenna a metà novembre in cerca di collocazione temporanea fino alla prossima primavera 2019 in cui è prevista l’installazione definitiva di fronte alla Casa Circondariale in via Port’Aurea, 56.

Gli ex-allievi delle Scuole d’Arte di Ravenna e Provincia in Italia e all’Estero, artisti e mosaicisti più noti e meno noti che hanno concesso il loro prezioso contributo artistico al labirinto in mosaico del progetto Dis-ORDINE A PORT’AUREA sono: Anna Agati, Sara Alberani, Enrico Argelli, Elisabetta Argnani, Barbara  Arveda, Giuliano Babini, Rossella Baccolini, Nicole Balducci, Giorgia Baroncelli, Anna Bartolotti, Rosetta Berardi Lavatura, Serena Berci, Giovanna Bezzi, Micòl Bezzi, Severo Bignami, Giorgia Bocchini, Marit Bockelie, Rita Bombi, Lella Borghesi, Dalida Bosi, Eleonora Branchetti, Dusciana Bravura, Marco Bravura, Elisa Lagonegro, Mariella Busi De Logu, Stefano Cangini, Daniela Caravita, Livia Ferruzzi, Saturno Carnoli, Elena Casini, Adua Castellucci, Silvia Causin, Giampiero Cevoli, Silvia Colizzi, Sergio Cicognani, Diego Daira-Katia Mauro, Marika Dall’Omo, Laura Dalmonte, Keti Darchini-Fabrizia Vichi, Nedo Del Bene, Marco De Luca, Barbara Diani, Giada Donati, Dana Donnoli, Dorotea Drudo,Valeria Ercolani, Marijan Erste, Stefania Fogli, Gloria Foletti, Simonetta Foletti, Maria Cristina Foschini, Daniela Fruci, Debora Gaetta, Giovanna Galli, Sonia Golfari, Linda Griffiths, Francesca Grilli, Silvia Guerra, Francesca Guerzoni, Andrea Hafsi, Mauro Hafsi, Loredana Lamanuzzi, Marcello Landi, Rossana Lanzotti, Tamara Latteo, Barbara Lodoli, Bianca Lupi, Michela Manfrini, Gianluca Mazzotti, Davide Medri, Alessandra Melandri, Giulio Menossi, Jessica Mongiusti, Barbara Morara-Fabiola Mordenti-Bruna Vanoni, Adriana Morelli, Verdiano Marzi, Jessica Mascia, Edoardo Missiroli, Silvia Naddeo, Felice Nittolo, Stella Nittolo, Luciana Notturni, Clarissa Nuzzi, Adello Onofri, Elena Pagani, Michele Pagani, Giulia Pagnani, Roshanak Payrovi, Irene Pasini, Dalila Pattavino, Nira Ben David Peled, Jonatan Sato Pereira, Chiara Piovan, Diana Pocaterra, Elisabetta Papageorgiou, Maddalena Quattrocchi, Paolo Racagni, Barbara Raimondi, Maria Lucia Raimondi, Simona Righi, Gabriela Rigoni-Cristian Sansavini, Ylenia Roma, Chiara Sansoni, Laura Salvatori, Sabrina Santoro, Serena Saporetti, Suzanne Spahi, Samkia Spinazzi, Silvia Stanzani, Nicoletta Stradaioli, Tiziana Tesselli, Enzo Tinarelli, Anna Togni, Paola Turchetti, Virna Valli, Silvia Venturi, Cesare Vitali, Francesca Vitali, Brunetta Zavatti, Virginia Zanotti, Azienda Galassi-Labirinto Effimero, Fraternità San Damiano – Ravenna, Albergo Cappello – Ravenna, Fondazione Ravennantica, Fondazione Nuovo Villaggio del Fanciullo – Ravenna (7), Laboratorio Arcobaleno – Ravenna, Istituto Ghepelling – Milano, ER Concerti – Ravenna, Mama’s Club – Ravenna, Ritmica Edera Ravenna, Musaico – Cesena (2), Koko Mosaico – Ravenna, Casa Circondariale – Ravenna (8), oltre che gli allievi delle Scuole: Scuola Elementare R. Ricci, Scuola dell’Infanzia Landoni, Scuola Elementare F. Mordani, Scuola Elementare G. Pascoli, Scuola Elementare B. Pasini, Scuola Elementare G. Garibaldi, Scuola Elementare M. Bartolotti di Savarna, Istituto Comprensivo Satta-Fais di Ploaghe e gli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna – Corso di Mosaico prof. Daniele Strada.

Le foto delle singole opere alla pagina Dis-ORDINE A PORT’AUREA

Il progetto generale Dis-ORDINE A PORT’AUREA, avviato in accordo con la Direttrice della Casa Circondariale di Ravenna dott.ssa Carmela De Lorenzo e sviluppato in collaborazione con LandShapes di Paolo Gueltrini, si avvale della collaborazione e del sostegno di Ministero della Difesa, Comune di Ravenna (Assessorati Cultura – Ambiente – Politiche Sociali), Regione Emilia Romagna, ORSONI Venezia, Siderurgica Ravennate, CMC e GAMA CASTELLI.

Si ringraziano per l’entusiasmante esperienza: l’Associazione Les 3R (Chartres) e l’Associazione Amici di Chartres (Ravenna).

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Ultimo saluto a Nedo Del Bene

L’Associazione Dis-ORDINE porge le più sentite condoglianze alla famiglia Del Bene per la scomparsa di Nedo, oggi 8 ottobre 2018, alla Residenza Galla Placidia di Ravenna dove era da qualche tempo ricoverato.

Nedo Del Bene nasce a San Sepolcro nel 1925, si dedica alla pittura e al mosaico fin dagli Anni ’50 dopo la formazione artistica presso i corsi dell’Accademia di Firenze e a quelli di pittura e mosaico a Ravenna, con Teodoro Orselli e Renato Signorini. Dopo un breve, ma intenso, soggiorno in Francia ritorna a Ravenna e concretizza l’esperienza della grande Ecole de Parisin una fervida attività musiva e pittorica con oltre settanta mostre collettive e personali in Italia, in Europa e in Giappone.

Solo qualche mese fa Nedo Del Bene, aiutato dal figlio Marco Presidente dell’Associazione Italia-Giappone a Ravenna e docente di Storia del Giappone a La Sapienza, ha offerto il suo contributo artistico al progetto Dis-ORDINE A PORT’AUREA con un’opera da lui progettata che propone fedelmente il momento in cui Dante, nella sua Commedia, raggiunge il Paradiso e vede un punto luminosissimo attorno al quale si muovono nove cerchi concentrici, i cori angelici:

«…un punto vidi che raggiava lume
acuto sì, che ’l viso ch’elli affoca
chiuder conviensi per lo forte acume;

e quale stella par quinci più poca,
parrebbe luna, locata con esso
come stella con stella si collòca.»

Divina Commedia, Paradiso, Canto XXVIII 

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