La Banda del Passatore da Dumandò

La Banda del Passatore da Dumandò opere di Mauro Bartolotti in mostra

Venerdì 7 aprile 2017 alle ore 18 alla storica Osteria Da Dumandò a Villanova di Bagnacavallo, vicino all’argine sinistro del fiume Lamone, inaugura la mostra di Mauro Bartolotti con disegni ispirati alle storie della banda del Passatore.

Stefano Pelloni, originario di Boncellino, detto il Passatore per via del mestiere di traghettatore sul fiume Lamone, è stato uno dei più efferati briganti di Romagna. Le sue imprese vengono tutt’ora rievocate oralmente dagli anziani dei paesi che l’hanno visto protagonista di scorribande, razzie e saccheggi delle abitazioni dei ricchi, molto spesso a favore dei poveri ed è per questa sua leggendaria generosità che viene citato dal Pascoli come Passator cortese.

Lo scultore ravennate Mauro Bartolotti, ex-allievo e insegnante del Liceo Artistico e dell’Istituto d’Arte per il Mosaico di Ravenna, rende omaggio alla mitica figura con una serie di recentissimi disegni.

Ravenna, 6 aprile 2017

Raccolte oltre 600 firme per riportare l’Accademia in città

L’Associazione Dis-Ordine ringrazia le librerie di Ravenna, Longo, Modernissima, Feltrinelli, la Ca’ de Ven, il Caffè Letterario e l’Albergo Cappello per aver gentilmente ospitato la raccolta firme con l’obiettivo simbolico e improrogabile di riportare l’Accademia di belle arti al centro della città e al centro dell’attenzione culturale cittadina: finora ne sono state raccolte oltre 600.

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Il Dis-ORDINE per Pazzi di Jazz 2017

La quarta edizione di Pazzi di jazz promosso da Ravenna Jazz curato da Sandra Costantini, Catia Gori, Franco Emaldi e Marcello Landi, il cui svolgimento è previsto tra febbraio e maggio 2017, proseguirà sulla scia delle felici esperienze del 2014-2015-2016, mantenendone le parole d’ordine e i principi ispiratori: portare il jazz dentro le scuole, avvicinando le giovanissime generazioni a questa fondamentale forma d’arte e coinvolgendole attivamente in incontri e laboratori condotti dagli stessi artisti che hanno formato la squadra originaria: Tommaso Vittorini, Paolo Fresu, Ambrogio Sparagna. A loro si affiancheranno anche in questa edizione altre due eminenti figure: il noto critico, docente e musicologo Francesco Martinelli e il giovane e pluripremiato rapper-beatboxer italiano Alien Dee.

Il percorso didattico sfocerà l’8 maggio in un evento concertistico-festa finale presso il Teatro Alighieri, inserito anche nel calendario dello storico festival Ravenna Jazz e dedicato al suo fondatore, Carlo Bubani. Titolo di questa serata musicale, che coinvolgerà un’imponente massa orchestrale e corale di 250 giovanissimi studenti ravennati, sarà “A Night in Ravenna”, in omaggio a Dizzy Gillespie in occasione del centenario della sua nascita. Tutti gli artisti-maestri protagonisti saranno anche quest’anno special guests dello spettacolo conclusivo di Pazzi di Jazz: saliranno infatti sul palco per esibirsi assieme ai propri giovanissimi allievi. Anche sul fronte dei riconoscimenti Pazzi di Jazz 2017 mira a confermare gli importanti risultati già raggiunti con le sue prime edizioni: il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna/MIUR e della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il conferimento della Medaglia del Presidente della Repubblica per il meritorio lavoro in ambito didattico e culturale.

Il programma di Pazzi di Jazz prevede alcune importanti iniziative ispirate ai principi del progetto: incontri, lezioni-concerto, laboratori musicali e un paio di prove della super-orchestra, in vista del concerto finale, che si terranno presso l’ex Aula Magna dell’Ospedale civile e all’interno del Carcere della città.

In uno di questi incontri, quello del 20 marzo al Teatro Alighieri, Martinelli e Fresu saranno affiancati da Stefano Babini, fumettista di fama, ex-allievo dell’Istituto d’Arte per il Mosaico di Ravenna e ultimo allievo di Hugo Pratt (grande fan oltre che amico di Dizzy Gillespie). Babini improvviserà alcuni disegni sulle note di Paolo Fresu, ricomponendo idealmente il bellissimo legame tra la musica di Gillespie e il proprio maestro.

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VIDEO Jazz&Cabaret presenta: Pazzi di Jazz – A cura di Giorgio Benelli

Maxi collage fotografico in Via Ponte Marino

UNA NUOVA OPERA ANIMA LO SPAZIO DEL MERCATO COPERTO DI RAVENNA

Inaugura lunedì 6 marzo alle 18 il maxi collage ideato da Saturno Carnoli e Enzo Pezzi, realizzato da Coop Alleanza 3.0 con la collaborazione del Comune di Ravenna. Taglio del nastro con il vicepresidente di Coop Alleanza 3.0 Elio Gasperoni e l’assessore allo Sviluppo Economico del Comune Massimo Cameliani.

Ridare vita ad un luogo bellissimo, pieno di storia e di memorie, per restituirlo in modo nuovo alla sua vocazione di spazio pubblico dedicato alle eccellenze enogastronomiche, alla cultura, alla socialità. E’ quello che sta avvenendo dietro le impalcature che coprono il Mercato Coperto di Ravenna, con la riqualificazione affidata dal Comune di Ravenna a Coop Alleanza 3.0.

Per mantenere viva la presenza dell’antico Mercato anche durante i lavori di recupero, sui pannelli del cantiere in via Ponte Marino verrà inaugurata una nuova opera. Il maxi collage fotografico, in bianco e nero, occupa un nastro di Pvc lungo 45 metri, e utilizza i particolari più belli e curiosi dei monumenti ravennati: un gioco visivo che anima lo spazio e offre una prospettiva sorprendente per chi si affaccia su questo scorcio di centro storico. Al taglio del nastro ci saranno Elio Gasperoni, vice presidente di Coop Alleanza 3.0, e Massimo Cameliani, assessore allo Sviluppo economico del Comune di Ravenna.

L’anno scorso, sempre con l’obiettivo di rendere viva e vitale l’area del Mercato anche durante il cantiere, i pannelli di legno che circondano l’area dei lavori erano stati al centro di una performance dall’Associazione ex-allievi e insegnanti delle Scuole d’Arte: un trompe l’oeil naturale, fatto di biciclette dipinte mescolate a quelle reali appoggiate sulle assi, e da una teoria di ciclisti. Personaggi famosi, ma anche figure minori, legati alla storia di Ravenna. “Iniziative culturali – sottolinea Elio Gasperoni – coerenti con il progetto del Mercato Coperto: vogliamo dare nuova centralità a questo importante spazio non solo commerciale, ma anche di aggregazione e di identità della nostra città”.

Il Mercato Coperto è stato aperto nel centro storico di Ravenna nel 1921, e dopo una prima ristrutturazione negli anni ’80 è ora al centro del progetto di riqualificazione affidato dal Comune a Coop Alleanza 3.0. La Cooperativa di consumatori sta realizzando investimenti per circa 7 milioni di euro per il recupero dell’antica struttura, e si è aggiudicata la sua gestione per i prossimi 30 anni.

Il progetto disegnato da Paolo Lucchetta, uno dei maggiori architetti italiani del settore, prevede il recupero degli esterni e la riqualificazione funzionale degli interni, preservando le caratteristiche storiche ed artistiche dell’edificio. Nel nuovo Mercato Coperto di Ravenna il cibo sarà il fulcro di un luogo di incontro innovativo, da fruire in molti modi e aperto tutti i giorni tutto l’anno, fino a mezzanotte.

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Insegnamento del mosaico nella scuola superiore: la soddisfazione dell’Associazione Dis-Ordine

L’argomento è stato discusso ieri in consiglio comunale, con un’odg proposto dai consiglieri Pri Francesconi e Mingozzi

L’Associazione Dis-Ordine e i docenti del Liceo Artistico, che presenti ieri al dibattito dell’OdG sull’insegnamento di Arte del Mosaico nella scuola secondaria superiore, presentato dai Consiglieri PRI Chiara Francesconi e Giannantonio Mingozzi sul problema della de-specializzazione dell’insegnamento del mosaico, “esprimono viva soddisfazione per gli interventi di tutti i gruppi politici presenti in Consiglio Comunale”.

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“Manualità colta – Istituzioni vitali per lo sviluppo culturale e turistico della città” UNIVERSITAS DOMUS MATHÆ

2009 – 50° Istituto d’Arte per il Mosaico Gino Severini RAVENNA

Martedì 28 febbraio alle 17, alla Casa Matha in Piazza Andrea Costa, 3 a Ravenna si terrà il terzo e ultimo appuntamento del Corso di Istruzione Superiore coordinato da Marcello Landi sul tema “Manualità colta – le arti applicate tra conservazione e innovazione”.

Il Corso si configura come riflessione utile per tutti coloro che vogliono conoscere gli aspetti salienti della storia culturale ravennate ed entrare nel merito del dibattito con cognizione di causa rispetto all’importanza di Istituzioni vitali per lo sviluppo culturale e turistico della città.

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