INCIPIT l’uomo, prima

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“INCIPIT – L’uomo, prima” presentata sabato 27 novembre alla niArt Gallery di Ravenna la narrazione fotografica che racconta il lavoro svolto sul set da un gruppo di sei giovani cineasti ravennati. Il progetto nasce dal desiderio di documentare l’opera e le vite di quattro artisti che lavorano sul territorio locale.
Si tratta della prima Docu-Serie realizzata da Agnese Navoni, aspirante regista e sceneggiatrice. L’interesse è prima un focus sull’uomo, sull’essere umano che sta dietro alla figura dell’Artista.
Come complici ci si inoltra all’interno del set, “sbirciando” ogni episodio, del quale si propongono allo spettatore tre scatti. I quattro volti del progetto filmico sono quelli di Felice Nittolo, rivoluzionario maestro di Mosaico, Massimo Padua, colorato scrittore noir, Matteo Biserna, pittore non pittore dell’Io e Cesare Bertini, eclettico attore di teatro.
L’intera mostra si propone come evento culturale finalizzato alla proiezione della Docu-Serie, che avverrà nel mese di Dicembre 2016, ospitata in prima tappa presso il “Moog Slowbar” di Ravenna.

RAVENNA RITRATTI DI DONNE

ritrattididonne

Venerdì 25 novembre 2016 ore 21.30 – Mama’s Club – Via San Mama, 75 – Ravenna
Due gli elementi condivisi nell’ordine reale e simbolico: la bicicletta e il frutto del peccato della conoscenza, la mela.
Mariella Busi De Logu

In questo tempo di notte fonda mi sono identificata nella vita di donne ravennati del passato e del presente per riportare in luce un’altra storia. E queste vite verranno lette da una voce maschile perché solo insieme sarà possibile ritrovare grazia e bellezza. Contemporaneamente voce, movimento di uno o più corpi e suono danno forma ad uno spazio fisico e mentale che risuona nell’essere interiore come forza trasformatrice. Il principio, la fonte d’ispirazione del mio lavoro è stato il bel libro “Strada alle donne” a cura di Claudia Giuliani, Sandra Dirani, Cristina Fragori.

Questo progetto vede Ravenna come centro di azione e si fa testimone e memoria di vite che ancora oggi rappresentano quello sguardo buono che vede nelle altre e negli altri, esseri simili a loro ai quali donare dignità. Sono donne che hanno compiuto una profonda virata verso le regioni dell’anima. Ci riferiamo alla storia di donne ravennati presenti nel bel libro di recente pubblicato.

Abbiamo pensato di realizzare un evento teatrale dove queste figure femminili parlano in prima persona delle ragioni che le hanno spinte a scelte coraggiose, creative, tutte ricche di solidarietà umana. Prende forma così “il coraggio delle donne” che, per prime hanno tracciato un percorso autonomo, autentico, libero da ruoli prestabiliti. Per noi queste grandi donne non appartengono al passato ma sono nostre contemporanee: sono figure che tracciano percorsi di potente umanità.
La loro è una storia che non si studia a scuola e non è molto conosciuta dalle stesse e dagli stessi ravennati. Con questo evento teatrale è nostra intenzione riportare da uno sfondo opaco alla luce vite s-conosciute e proporle all’attenzione di quei e quelle ravennati che sono attenti e interessati alle loro radici socio culturali e artistiche.

Non solo. Abbiamo indagato anche la vita di donne comuni perché riteniamo sia fondamentale conoscere i molteplici aspetti che caratterizzano la storia di tutte le donne. Riteniamo che nell’educazione
sia scolastica, che familiare sia fondamentale la conoscenza della storia delle donne per comprendere la complessità degli eventi contemporanei. Tra questi, quello gravissimo, del femminicidio che tutto stravolge e rende noi donne tutte più che vive, superstiti. Per questa ragione abbiamo sentito la necessità di inserire nel nostro lavoro anche questa testimonianza.
Sarà maschile la voce narrante, perché “Desidero così che un uomo, con la sua voce, s’immedesimi nella vita di una donna e ne riconosca l’irripetibile unicità”.
Due saranno gli elementi condivisi nell’ordine reale e simbolico: la bicicletta e il frutto del peccato della conoscenza, la mela.

Mariella Busi De Logu

La scomparsa di Isotta Roncuzzi Fiorentini: una vita per il mosaico

È venuta a mancare, all’età di 91 anni, la professoressa Isotta Roncuzzi Fiorentini, per tutti i suoi allievi un punto di riferimento solido e costante.
La ricordano Marcello Landi a nome del Consiglio Direttivo dell’Associazione Dis-ORDINE, Felice Nittolo per l’associazione Culturale niArt Gallery di Ravenna e SBC Edizioni Ravenna.

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Tessera Onoraria Dis-ORDINE, Isotta Roncuzzi Fiorentini

Tessera Onoraria Dis-ORDINE, Isotta Roncuzzi Fiorentini